Il Ginseng (Panax ginseng)

Dalla Cina una pianta prodigiosa.

Il termine Panax è latino (panax, panacis) ed è derivato dal greco παν ἀκέια, pan (tutto) akèia (cura, rimedio), termine dal quale viene anche la parola panacea, cioè rimedio a tutti i mali. Il termine ginseng viene dal cinese 人蔘/人参 che significa pianta dell'uomo

Allo stato selvatico le piante crescono dai semi caduti dalla pianta madre. Quando cresce naturalmente il seme del ginseng ha un tempo di germinazione notevolmente lungo. Germoglia all'inizio della primavera, dopo essere rimasto sotto terra da 18 a 21 mesi. Anche i tempi di crescita sono lunghi: il primo anno il germoglio rimane a soli 5 centimetri da terra e porta solamente tre piccole foglie ovali e dentellate. In autunno lo stelo e le foglie cadono, lasciando una sorta di cicatrice sul rizoma della pianta.

Il rizoma è una specie di fusto sotterraneo, che nel ginseng si definisce “collo”. Contando il numero di cicatrici sul collo della radice si può risalire all'età della pianta.

 

La radice del ginseng, carnosa e fusiforme, di colore giallo paglierino, con un caratteristico sapore amarognolo, è caratterizzata dall'avere varie forme: drago, bambino e uomo; quest'ultima è considerata la più pregiata.

La radice del panax ginseng è commestibile, come le carote o i ravanelli, non ha effetti tossici e possiede proprietà terapeutiche notevoli, soprattutto come tonico.

Nonostante le profonde differenze il ginseng fu confuso nel passato con la mandragora. L'equivoco nacque probabilmente dai viaggiatori occidentali che giungevano in Occidente e raccontavano storie sulla Mandragora.

(fonte Wikipediae "Florario" di Alfredo Cattabiani).

 

Il Ginseng (Panax ginseng)